Nel Centro Italia, che comprende alcune regioni dalla forte vocazione olivicola come ad esempio la Toscana o l’Umbria, si sviluppa la produzione di ben 14 diversi oli extravergine d’oliva a Denominazione d’Origine.
Andiamo a scoprire i primi 7!
Aprutino Pescarese DOP – Abruzzo
L’olio extravergine d’oliva Aprutino Pescarese DOP viene prodotto nella provincia di Pescara, le sue origini risalgono all’epoca romana: il nome Aprutino deriva infatti dal fatto che anticamente questa regione si chiamava Aprutium. Secondo il disciplinare un olio Aprutino Pescarese DOP deve contenere almeno l’80% delle seguenti varietà: Dritta, Leccino e Toccolana. Il suo odore deve essere fruttato medio-alto e il suo sapore semplicemente fruttato. Questo olio extravergine d’oliva viene utilizzato per fritture, sughi e salse, ma è soprattutto uno degli ingredienti principali del brodetto di pesce, un piatto tipico della zona.
Colline Teatine DOP – Abruzzo
L’olio extravergine d’oliva Colline Teatine DOP viene prodotto in due varianti: Frentano e Vastese. La varietà Frentano si ottiene dal blend delle cultivar Gentile di Chieti (almeno al 60%) e Leccino (fino al 30%); la varietà Vastese invece è il blend tra Gentile di Chieti massimo al 40%, Leccino minimo al 30%, Moraiolo e Nebbio, almeno al 10%. Questo olio extravergine d’oliva grazie al suo gusto molto aromatico è perfetto per piatti di carne o pesce.
Pretuziano delle Colline Teramane DOC – Abruzzo
Questo olio extravergine d’oliva viene prodotto con le cultivar Leccino, Frantoio e Dritta (almeno al 75%) e Tortiglione, Carboncella e Castiglionese (fino al 25%). Il suo odore è fruttato medio, così come il suo sapore, con sensazioni di amaro e piccante. Per questo è perfetto con piatti corposi, a base di carne, come gli arrosticini o i maccheroni alla chitarra conditi con un sugo di agnello e maiale.
Canino DOP – Lazio
Il Canino DOP è un olio monocultivar ottenuto dalle olive della varietà Canino, coltivate in alcune zone del Lazio nord e soprattutto in provincia di Viterbo. Il suo odore ricorda il frutto fresco, mentre il suo sapore è deciso, amaro e piccante. Per via del suo aroma è perfetto per insaporire piatti semplici come minestre, verdure, bruschette e zuppe; ha inoltre una particolare resistenza alle alte temperature, che lo rende ideale per le fritture.
Sabina DOP – Lazio
L’olio extravergine d’oliva Sabina DOP è un blend delle cultivar Carboncella, Leccino, Raja, Pendolino, Moraiolo, Frantoio, Olivastrone, Salviana, Olivago e Rosciola (almeno al 75%). Questo olio ha solitamente un colore gialloverde, con un odore fruttato e un sapore fruttato e vellutato, dolce ed aromatico; quando l’olio è fresco presenta un gusto amaro e piccante. Il Sabina DOP è perfetto sia come condimento a crudo su carpacci di carne o pesce e bruschette, sia per la preparazione di piatti tipici della zona tra Rieti e Roma, dove viene prodotto.
Tuscia DOP – Lazio
L’olio extravergine d’oliva Tuscia DOP viene prodotto con i frutti delle cultivar Frantoio, Leccino e Caninese almeno al 90%. Questo olio ha un colore verde smeraldo con riflessi dorati, un odore fruttato intenso e un sapore fruttato medio, con un retrogusto amaro e piccante. È un olio molto versatile e quindi perfetto per essere utilizzato con moltissimi piatti, specie della gastronomia laziale.
Colline Pontine DOP – Lazio
L’olio extravergine d’oliva Colline Pontine DOP viene prodotto nel sud del Lazio, precisamente in 25 comuni della provincia di Latina. Le cultivar dalle quali viene prodotto sono Itrana (presente tra il 50% e il 100%) e Frantoio e Leccino (fino al 50%). Questo olio ha un aroma fruttato, con retrogusto di mandorla e erba, e un sapore amaro e piccante da leggero a medio, con un particolare sentore di pomodoro verde. Il Colline Pontine DOP viene utilizzato per condire molti piatti della tradizione pontina tra i quali la “Bazzoffia” una zuppa a base di verdure primaverili, legumi, uova sbattute e pecorino.