L’Italia è il primo paese per numero di cultivar di olivo e anche per numero di riconoscimenti DOP e IGP. Sul territorio sono presenti 42 oli DOP e 5 IGP.

Nel Nord ne troviamo 7 varietà: andiamole a conoscere meglio!

Brisighella DOP – Emilia Romagna

L’olio extravergine Brisighella DOP è prodotto con almeno il 90% di olio estratto dalla Nostrana di Brisighella, cultivar autoctona del territorio. Viene prodotto nelle province di Ravenna e Forlì-Cesena, ha un odore fruttato medio-forte e un sapore con leggeri sentori di amaro e piccante. Per le sue caratteristiche questo olio è ideale per condire carni bianche al forno o alla griglia e per insaporire salse.

Colline di Romagna DOP – Emilia Romagna

L’olio extravergine Colline di Romagna DOP viene prodotto nelle province di Rimini e Forlì-Cesena, e contiene le varietà di olio Correggiolo e Leccino in misura compresa tra il 40% e il 60%, e le varietà Rossina, Pendolino e Moraiolo fino al 10%. Questo olio ha prevalentemente un sapore e un odore fruttato, con sentori di mandorla, carciofo e pomodoro. Data la sua corposità l’olio extravergine d’oliva Colline di Romagna DOP si abbina perfettamente con primi piatti e verdure grigliate.

Garda DOP – Lombardia, Veneto, Provincia di Trento

L’olio extravergine Garda DOP viene prodotto lungo le sponde del Lago di Garda e ha tre varianti in base alla zona di crescita degli olivi. L’olio evo Garda Bresciano DOP si prepara mescolando l’olio da cultivar Casaliva, Frantoio e Leccino, quest’ultimo almeno al 55%. L’olio Garda Orientale DOP si ottiene invece dalle cultivar Casaliva (almeno al 50%), Favarol, Rossanel, Rozza, Fort, Morcai, Trepp e Pendolino (quest’ultimo fino al 50%). L’olio extravergine Garda Trentino DOC infine viene ottenuto con le cultivar Casaliva, Frantoio, Leccino e Pendolino (quest’ultimo almeno all’80%).

Laghi Lombardi DOP – Lombardia

L’olio extravergine Laghi Lombardi DOP viene ottenuto dai frutti delle cultivar Leccino, Casaliva, Pendolino e Sbresa. Ne esistono due varietà diverse corrispondenti a due zone geografiche ben precise.
Il primo, il Sebino, prodotto in alcuni comuni di Brescia e Bergamo, deve contenere Leccino (almeno il 40%), Frantoio, Casaliva, Pendolino e Sbresa (fino al 60%). Il secondo, il Lario, prodotto tra le province di Como e Lecco, deve contenere invece Leccino, Frantoio e Casaliva (almeno all’80%). Questo olio, in entrambe le sue varietà, viene utilizzato molto spesso come ingrediente per prodotti di pasticceria.

Riviera Ligure DOP – Liguria

L’olio extravergine Riviera Ligure DOP viene preparato mescolando l’olio delle cultivar Taggiasca, Lavagnina, Razzola e Pignola. Ne esistono tre varietà: il Riviera dei Fiori, preparato con almeno il 90% di olio dalla cultivar Taggiasca, il Riviera di Ponente Savonese, ottenuto da almeno il 50% di varietà Taggiasca, e il Riviera di Levante, ottenuto dalle varietà Lavagnina, Razzola e Pignola.

Tergeste DOP – Friuli Venezia Giulia

L’olio extravergine Tergeste DOP si ottiene mescolando le cultivar Belica o Bianchera, autoctone della zona di Trieste e dell’Istria, con le varietà Carbona, Leccino, Leccio del Corno, Frantoio, Maurino o Pendolino. Le proporzioni devono essere 20% per le prime e 80% per le seconde. Quest’olio ha un sapore fruttato con una leggera sensazione di piccante. Dato il suo sapore delicato può essere utilizzato su insalate, creme di verdura, pesci bolliti o zuppe.

Veneto DOP – Veneto

L’olio extravergine Veneto DOP viene prodotto in tre varianti: il Veneto Valpolicella DOP, il Veneto Euganei e Berici DOP e il Veneto del Grappa DOP. Ognuno viene prodotto in una determinata zona di questa regione: il Veneto Valpolicella sulle colline veronesi, il Veneto Euganei e Berici nelle province di Padova e Vicenza e il Veneto del Grappa nelle province di Vicenza e Treviso.
Il Valpolicella deve contenere come minimo il 50% di olio da cultivar Grignano e Favarol, il Veneto Euganei e Berici deve avere minimo il 50% di Leccino e Rasara e il Veneto del Grappa deve avere minimo il 50% di Frantoio e Leccino.